Quella distorsione frequente che ci fa pensare…
E’ un incidente molto frequente; il meccanismo traumatico classico è, come possiamo vedere nella figura qui accanto, quello di eversione e supinazione forzata del piede durante il cammino. Potrebbe accadere di lesionare parzialmente o totalmente qualche legamento laterale ed anteriore all’articolazione. Dopo la fase acuta di gonfiore e dolore e dopo alcuni giorni di riposo, in cui, se vi è stata una lesione tissutale, potrà apparire una linea di livido lateralmente al piede, la persona riprenderà progressivamente la normale deambulazione. Può accadere, in alcuni casi, che persista un dolore durante il passo o nell’appoggiare il piede a terra, e tutto ciò non motivato da una Rx o da immagini di risonanza magnetica che ci indichino fratture ossee o grandi raccolte di liquidi infiammatori all’interno dell’articolazione della caviglia.
Ed è qui che può essere utile l’opera dell’osteopata; egli dal racconto della modalità del trauma e attraverso l’esame palpatorio dell’articolazione, considerando anche le falangi, percepirà le aree in disfunzione di movimento. Nel particolare a livello osteopatico si esaminano le articolazioni tra l’osso cuboide e lo scafoide tarsale, oltre alle condizioni dell’osso dell’astragalo che, a causa della distorsione, potrà presentare disturbi del movimento articolare in rapporto alla pinza dei malleoli sotto cui si incastra. L’osteopata attraverso manipolazioni di queste strutture cercherà di ridare una fisiologia articolare, in modo da facilitare il riassorbimento di quei liquidi infiammatori ancora presenti all’interno dell’articolazione. Una tensione anomala dei legamenti articolari o lesione degli stessi per traumi passati, la presenza di anomalie di appoggio podalico, piede cavo in primis, rappresentano lo stato ideale per predisporre a distorsioni recidivanti. A livello di prevenzione sarebbe bene, quindi, soprattutto perché il piede rappresenta uno dei maggiori recettori della postura, valutare la necessità di eseguire un esame funzionale podalico sia statico che dinamico, ed in base alle anomalie documentate correggerle con l’uso di solette ortopediche.