Quando si dice pubalgia?
Fisiologicamente quest’area anteriore del bacino è un crocevia di forze provenienti dal tronco e dagli arti inferiori. La pubalgia si manifesta con un dolore nella zona inguinale in direzione dei genitali. Le persone soggette a questa patologia sono spesso i grandi sportivi che sottopongono i tendini degli addominali o i tendini dei muscoli dell’interno coscia a stress ripetuti proprio nella zona di inserzione sulle ossa del pube. Nelle donne un tale problema si può verificare durante il parto fisiologico; può infatti accadere che le dimensioni del nascituro insieme ad un bacino osseo stretto possano dar vita ad un’apertura più o meno ampia dell’articolazione del pube con disagi nella neo mamma anche protratti nel tempo sia nella statica in piedi che durante il cammino. Una forma cronica di pubalgia nella donna spesso può esser confuso per un problema urologico o ginecologico.
Clinicamente parlando la persona riferisce un dolore spesso invalidante non solo durante l’attività sportiva e, soprattutto nelle fasi avanzate e croniche, persino difficoltà a camminare senza zoppicare. Il lavoro dell’osteopata consisterà nel verificare con test manuali se è presente una disfunzione nell’articolazione pubica ed eventualmente indurre una correzione; successivamente, attraverso un’osservazione della postura della persona, valuterà se vi sono potenziali cause scatenanti che possano giustificare ed alimentare nel tempo tale condizione patologica. L’intento dell’osteopata sarà quindi quello di andare a rompere questo circolo vizioso, anche consigliando la persona su quali siano gli errori di vita quotidiana da evitare.