Quel formicolio che aumenta la notte...

E’ un’articolazione essenziale per lo svolgimento delle attività funzionali della mano.
Esso si compone anatomicamente di due file di ossa, situate tra l’avambraccio e le ossa metacarpali.
Queste otto ossa, tale è il loro numero, devono “incastrarsi” e articolarsi in modo perfetto e puntuale durante i movimenti fini del polso.
Può accadere che dopo distorsioni o fratture, tale meccanismo resti alterato producendo gonfiori persistenti e dolori
durante determinati movimenti della mano, i quali risultano
invalidanti durante lo svolgimento delle attività di vita quotidiana. Una tale situazione potrebbe far scaturire
problematiche riguardanti quelle strutture nervose, tendinee e cartilaginee che si trovano proprio nel polso.
Va comunque considerata la predisposizione di alcune persone a sviluppare delle patologie a livello di questa
articolazione; il sesso, l’età e il lavoro svolto sono spesso fattori scatenanti.

Il lavoro dell’osteopata sarà quello di osservare se vi è una limitazione dell’escursione articolare del polso anche comparandolo
con l’altro, e, attraverso la palpazione,ricercare e  percepire i movimenti delle piccole ossa.
Una disfunzione del movimento fisiologico articolare potrebbe, infatti, non solo produrre una dolorabilità e gonfiore
locale, ma similare patologie quali la sindrome del tunnel carpale o una sindrome del canale di Guyon,
per citarne due. Ossia, per esser più semplici, potrebbe crearsi la situazione ideale che produca una compressione
delle strutture nervose del polso manifestando formicolii alle dita della mano.
Le manovre dell’osteopata saranno comunque dolci anche se potranno dare qualche fastidio momentaneo;
coinvolgeranno comunque anche la muscolatura dell’avambraccio e l’articolazione del gomito
e della spalla, a seconda del caso clinico.