Quando si dice "ho la cervicale!"
Il rachide cervicale è la frazione della nostra colonna vertebrale più delicata e nobile dal punto di vista osteo-articolare. Poiché essa è destinata al sostegno della testa e avendo la persona come priorità quella dell’orizzontalità dello sguardo, possiamo affermare che la cervicale è la vittima di tutte le problematiche posturali presenti al di sotto del collo. Questa affermazione dovrà far riflettere colui che soffre di torcicolli ricorrenti o di dolori cervicali in modo frequente. Insomma la causa scatenante può ritrovarsi a grande distanza. Le prime vertebre cervicali possono scatenare frequenti cefalee sino a sindromi vertiginose mentre le vertebre più basse possono esser causa di dolori riferiti alla spalla sino a formicolii delle dita delle mani (le compressioni da parte di ernie discali sono comunque sempre da valutare).
L’osteopata proprio per la sua visione globale del corpo umano e soprattutto se la persona riferisce dolori frequenti, oltre a testare quali sono le limitazioni articolari cervicali, valuterà eventuali rigidità della colonna dorsale e delle spalle, problemi viscerali (gastriti,ernie iatali,coliti,congestione di fegato e/o cistifellea) che possono indurre tensioni fasciali sino a condizionare il movimento fisiologico del diaframma toracico. Da valutare sempre è l'articolazione temporo mandibolare poichè se presenta anomalie potrà essere lo starter di tensioni muscolari del collo oltre che di frequenti cefalee. Inoltre un dislivello di bacino o un arto inferiore più corto possono dare scompensazioni a carico della cervicale ed il motivo è semplice, la persona pur essendo inclinata su un lato correggerà il capo per avere uno sguardo orizzontale.